Meditazione: tecnica di riequilibrio psico-fisico

Aiuta a liberarsi dalla negatività, ad aprire la mente, a essere consapevoli delle proprie capacità


Corpo e mente non sono separati e indipendenti. Gli antichi lo sapevano già e anche adesso in Oriente, in particolare nel Tibet e in India, questa consapevolezza è molto radicata. In Occidente, invece,  questa concezione si era persa  ma oggi le ricerche compiute dalla psiconeuroimmunologia (la scienza che studia i nessi biologici tra mente, cervello e sistema immunitario) stanno chiarendo sempre più i meccanismi che mettono in relazione la parte fisica e la parte psichica dell'individuo.

Secondo le ricerche più recenti i centri emotivi del cervello sono strettamente correlati al sistema immunitario e a quello cardiovascolare. Stress e tensioni indeboliscono i due sistemi, al contrario, una mente in pace con se stessa è il miglior alleato della salute fisica.

La meditazione è una tecnica che consente di rasserenare la mente sciogliendo gli stress accumulati nel corpo e sul piano emotivo. Può essere paragonata a un'operazione di pulizia e rinnovamento, attraverso la quale il cervello riesce a creare nuovi percorsi per incanalare le energie, percorsi che aprono  nuove potenzialità e che nutrono l’espressione creativa. In altre parole, la meditazione può essere considerata un metodo molto efficace per eliminare lo stress e le emozioni negative. Allo stesso tempo è in grado di favorire straordinari processi di trasformazione tanto nel corpo  quanto nella mente sia a breve che a lungo termine.

 
 

COME COMINCIARE 

Il percorso di meditazione spiegato qui è molto semplice e adatto per chi è alle prime armi. Si rifà a una meditazione di tipo tibetano, caratterizzata dall'impiego di esercizi di visualizzazione finalizzati alla purificazione della mente e all'acquisizione di energia positiva.

Esistono però anche altri tipi di meditazione che, allo stesso scopo, privilegiano tecniche di "vuoto mentale" e altre ancora. Chi desidera approfondire la conoscenza di questo affascinante argomento può ricorrere ai diversi manuali (la produzione sull'argomento è molto vasta), spesso corredati anche da cassette con esempi di esercitazioni pratiche. Oppure può seguire un corso di meditazione.   Basta rivolgersi a un centro yoga o di benessere naturale che normalmente prevedono anche attività meditative per singoli o di gruppi.  Spesso anche i centri di cultura orientale hanno maestri che insegnano questa tecnica da loro a lungo praticata.

Quando si comincia a meditare la cosa migliore è non preoccuparsi delle eventuali difficoltà e concentrarsi piuttosto sui benefici che si avvertono. E’ fondamentale, soprattutto, praticare con costanza e sentire cosa avviene a livello fisico e mentale. Bisogna avere pazienza e mantenere un atteggiamento mentale positivo e aperto per ascoltare ciò che viene insegnato: i risultati non tarderanno ad arrivare.

 

LA SCELTA          ...... DEL LUOGO 

La pratica della meditazione richiede perseveranza e anche chi sceglie di fare la meditazione in gruppo ha bisogno di esercitare la tecnica per conto proprio ogni giorno.

Il luogo più adatto per la pratica è un posto tranquillo, dove ci si sente a proprio agio e dove la mente non riceva distrazioni. Se è possibile usufruire di uno spazio naturale è meglio: gli alberi, il suono dell’acqua, la vista del cielo sono di grande aiuto per entrare in contatto con la propria interiorità e per rilassarsi.

Ma se questo non è possibile allora si può scegliere un angolo tranquillo della casa e  predisporlo con incensi profumati, candele, fiori per aumentarne le vibrazioni positive.

 

                               ...... DEL MOMENTO

Il momento più adatto è quando si dispone di pace e calma: che questo accada la mattina, la sera dopo il lavoro o lo studio, o prima di coricarsi, non ha importanza.

La durata della meditazione dipende dalle proprie necessità e capacità. Si può meditare per pochi minuti ma anche per un’ora. In ogni caso la priorità deve essere data al fatto di esercitarsi ogni giorno. 

 

LA POSTURA

L’obiettivo fondamentale delle posizioni  della meditazione è di rilassare i muscoli e aprire i canali energetici del corpo per permettere all’energia e al respiro di fluire liberamente e naturalmente. In questo modo si consente alla mente di calmarsi, di essere elastica e flessibile.

Si può praticare la meditazione sedendo su una sedia:in questo modo non si rischia di addormentarsi (cosa che potrebbe accadere meditando sdraiate). In più questa è una posizione ideale per chi tende a soffrire di mal di schiena: mantenere la colonna vertebrale ben eretta, lasciare cadere le spalle in posizione morbida, porre le mani sulle cosce con i palmi rivolti all’insù; chiudere gli occhi e reclinare leggermente la testa in avanti.

Se ci si siede a terra, la posizione ideale è quella del “fior di loto”: incrociare le gambe, porre le mani  in grembo con i palmi all’insù e con la destra sulla sinistra ( il contrario per chi è mancina) oppure appoggiarle sulle ginocchia. Tenere gli occhi chiusi.

Se si sceglie  la posizione sdraiata, sistemarsi supini con le braccia rilassate lungo i fianchi e i palmi delle mani rivolti all’insù. Chiudere gli occhi.

 

IL RESPIRO

Quando si medita, è importante respirare naturalmente e con calma. La consapevolezza del respiro, del suo ritmo fatto di inspirazione ed espirazione, è un metodo efficacissimo per allentare le emozioni negative.

Per entrare in uno stato di rilassamento è consigliabile dunque iniziare con un ciclo di 5/ 9 respirazioni  a cui unire immagini mentali: inspirando  immaginare di far entrare nel corpo una luce curativa, purificatrice; quando si espira immaginare che questa luce porti fuori dal corpo tutta la negatività accumulata.

 

IL RILASSAMENTO

La fase successiva è quella di rilassamento, molto importante  perché  aiuta a sciogliere le tensioni muscolari e a creare lo spazio mentale di calma. Rilassarsi però non significa  lasciarsi andare alla sonnolenza, alla semi-coscienza o al torpore. La meditazione più efficace è, infatti, quella vigile che permette alla mente di essere lucida.

Partendo dalla testa piano piano, prendendosi tutto il tempo necessario, si rilasseranno tutte le parti del corpo.

 

LA VISUALIZZAZIONE

Finito il rilassamento, si è creato lo spazio mentale di calma idoneo per entrare nella successiva fase della visualizzazione. La visualizzazione aiuta a trasformare i modelli mentali negativi in positivi. E’ una tecnica naturale perché si pensa continuamente per immagini: ricordando, ad esempio,  i propri cari o  un luogo di vacanza, queste immagini si formano con estrema vividezza nella mente.

Nella meditazione si visualizza per uno scopo ben preciso, ma il processo è lo stesso.

Atleti ed artisti professionisti si avvalgono di questa tecnica per migliorare le prestazioni e mettere in atto tutte le possibilità di cui dispongono: nutrirsi di immagini positive  aiuta ed ispira ogni tipo di persona e  di attività.

Lo scopo della visualizzazione è riuscire ad evocare le immagini e a porre su di esse tutta l’attenzione possibile fino ad essere completamente assorbite. Questo insegna a concentrarsi e la concentrazione rende la mente forte, lucida, calma.

E' importante  lasciare emergere le immagini spontaneamente permettendo alla propria conoscenza interiore di agire e di trasmettere informazioni.
 

 TRE ESERCIZI DA PROVARE:

1) Il globo di luce

 

L'obiettivo: E' una utile fonte di auto-benessere a livello psico-fisico.

Le fasi:

  • Immagina che ci sia un globo di luce bianca della dimensione che più ti piace, a qualche centimetro dalla tua testa.
  • Il globo comincia a girare in senso orario avvolgendo il tuo corpo, dalla testa via via fino alle dita dei piedi, di una luce radiante, purificatrice, curativa. E’ una luce che scioglie ogni tensione, ogni blocco.
  • Osserva come, tutta la sostanza inutile, tutte le scorie e le tensioni vengano attirate a terra e fuoriescano dalle dita  dei piedi. Osservane il colore, la densità, l’opacità.
  • Osserva ora come tutta questa sostanza inutile venga riassorbita dalla terra che è in grado di riciclarla e trasformarla e sentiti in pace con te stesso, ripulito, centrato, equilibrato e rilassato.
  • Godi appieno di questa sensazione di benessere,  lasciatene inondare.

 

2) Il prato, il saggio

 

A cosa serve: Insegna a pensare in positivo e ad apprezzare la vita.

Le fasi:

  • Immaginati su di un prato, in un giorno d’estate. La temperatura è quella giusta per te. Sul prato ci sono fiori colorati.  Senti gli uccelli cantare. Assapora appieno questa pace e la calma del luogo.
  • Immagina di vedere sul prato una tela per dipingere: ci sono i pennelli ed i colori e ti viene voglia di disegnare un autoritratto. Dipingiti in piena salute, felice, con gli occhi radiosi, il viso luminoso, il sistema nervoso vitale e tranquillo al tempo stesso, con il sistema immunitario forte. E poi, una volta finito il ritratto, metti la tua firma nell’angolo destro in basso.
  • Ora osserva le nuvole che corrono in cielo e sali su una di esse. La giornata è splendida e senti come la nuvola è morbida e soffice e come accarezza la tua schiena e la massaggia dolcemente come un cuscino di luce.
  • Osserva il cielo terso e azzurro, il verde brillante dei prati sotto di te e i fiori colorati.
  • Ora ritorna sul prato, poi  cammina fino a che non arrivi all’imboccatura di un sentiero che porta nel bosco.
  • Entra nel bosco e continua a camminare tra gli alberi. Il sole illumina il sentiero.
  • Sei arrivato in una radura e al centro c’è una bella casa. La porta è aperta, entra.
  • Dentro tutto è accogliente, piacevole, caldo. Il sole entra nella stanza e c’è un bel divano comodo su cui vai a sederti.
  • Non sei solo nella stanza:  prendi coscienza che c’è una persona, è un vecchio maestro di saggezza. Osservalo, osservane gli occhi e riconosci che nel suo cuore c’è racchiusa tutta la saggezza dell’universo.
  • Ora il vecchio saggio si avvicina a te: lo sguardo è luminoso, ti guarda con affetto profondo, ti prende la mano e ti parla. Ascoltalo dire: “Credi nella vita, scorri con la vita, la vita è per te”.
  • Ora il maestro deve andarsene, ma potrai richiamare la sua presenza ogni volta che lo vorrai per avere ispirazione, saggezza, benessere. Salutatevi.
  • Ora anche tu lasci la stanza e ti dirigi nuovamente nel bosco per tornare al prato. Il sole brilla ancora, ti senti meravigliosamente bene.
  • Sei  di nuovo sul prato. In mezzo c’è un grande albero, forte e ben diritto. Avvicinati e abbraccialo, appoggia il viso contro la corteccia e captane la  forza vitale.  

 

3) Confini in espansione

 

L'obiettivo: E' utile per esplorare se stessi, per riconoscere quali limiti ci si impone e imparare a dissolverli per arrivare così ad una condizione di apertura e di maggiore creatività. 

Le fasi:

  • Immagina di essere avvolto da una radiante luce dorata, una luce potente, curativa, trasformatrice. Senti il benessere che la luce  dona e lasciati cullare da questa piacevole sensazione e dalla luce stessa.
  • Ora domanda a te stesso: chi sono? Lascia affiorare la risposta da sola, senza interferire, in tutta calma.
  • Una volta che la risposta è arrivata, cerca di comprendere i limiti che con la definizione che hai trovato imponi a te stesso. Una volta individuati, prendi coscienza del fatto che si tratta di un confine che ti sei tracciato da te.
  • Getta a questo punto il limite al di là del confine. Puoi immaginare questo confine come preferisci. Lascia lavorare la tua creatività. Gettando il limite al di là del confine, vedrai che questo automaticamente si estenderà.
  • Chiediti di nuovo chi sei e considera la risposta: è ancora un limite.
  • Getta il limite al di là del confine e osserva che il confine si espande ulteriormente.
  • Ripeti la domanda ancora una volta e, dopo aver osservato la nuova definizione che ne scaturisce, getta questo limite al di là del confine ancora una volta osservando come il confine tenderà ad espandersi ulteriormente.
  • Ora ritorna a concentrarti sulla luce dorata che avvolge il tuo corpo e osserva quanto si sia ampliata e si sia fatta più luminosa. Assapora appieno questa condizione.

 

COME CONCLUDERE

Una volta terminato il percorso di visualizzazione, lentamente si riaprono gli occhi, si muovono braccia e gambe con dolcezza, allungandole, si riprende coscienza del luogo in cui ci si trova.

Si possono poi dedicare alcuni minuti alla trascrizione delle sensazioni provate, per confrontarle con quelle di altri momenti di meditazione. Se invece si è meditato in gruppo, questo è il momento in cui si condividono le emozioni sperimentate, raccontandole.

(Pubblicato sul numero di marzo 2002 della rivista "Silhouette Donna")

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Red Ronnie
Red Ronnie
Ola - alcuni piccoli rituali meditativi
Ola - alcuni piccoli rituali meditativi
Tomba Pascaredda
Tomba Pascaredda
Bagan
Bagan
Shwedagon Pagoda
Shwedagon Pagoda
Sei qui: Divulgazione Articoli Articoli Meditazione: tecnica di riequilibrio psico-fisico